Trattamento dei Trigger Point
I Trigger Point o Punti Trigger sono punti sensibili nei tessuti molli, e viene identificata come “myofascial pain syndrome” o tradotto “sindrome del dolore miofasciale”.
Come si formano i trigger point
Si tratta di nodi delle fibre muscolari, che sono costituiti da sarcomeri in massima contrazione. Prima di tutto, è bene sapere che le fibre muscolari, cellule lunghe ma molto sottili, sono formate da filamenti lunghi, le miofibrille, oltre che da mitocondri e molecole di glicogeno. Ogni miofibrilla è formata da tanti sarcomeri in fila, i quai reagiscono agli stimoli nervosi contraendosi e accorciandosi.
Il dolore dei trigger point è dovuto principalmente dalle irritazioni delle terminazioni nervose coinvolte nella muscolatura, dovute alla liberazione di sostanze vasoattive, dovute a loro volta dall’accumulo di rifiuti chimici non rimossi dall’organismo (tossine prodotte dal metabolismo anaerobico come l’acido lattico).
Da questa irritazione nasce una infiammazione, che nel tempo è responsabile del dolore del trigger point. Inoltre, si crea una condizione detta di iperalgesia, ovvero un aumento del dolore che si estende anche in zone della muscolatura limitrofe a quelle doloranti dal principio.Le cause che determinano la comparsa di un trigger point sono riconducibili a:
stress psico-fisico prolungato
mancato stretching della zona in questione
traumi e infortuni
sforzi fisici eccessivi e prolungati
iperstimolazione neurologica
ipertensione
La tensione dei trigger point limita i movimenti della zona muscolare, per questo è fondamentale trovare il modo di trattarli tramite massaggi decontratturanti o di altra tipologia, che possano lenire il dolore e scioglierne i nodi muscolari.
Quante tipologie presentano i trigger point
Trigger point attivo – la digitopressione o palpazione crea nella zona un dolore simile a quello di cui si soffre, dato che si tratta di un punto sempre soggetto ad irritazione e infiammazione.
Trigger point latente – la disfunzione muscolare è indolore e si può riattivare improvvisamente con traumi, stiramenti, posture scorrette o sovraccarichi.
Trigger point centrali – si trovano al centro del ventre muscolare.
Trigger point laterali – il dolore si crea nei muscoli intorno a quello centrale.
Trattamento dei trigger point: come curare il dolore
Compressione ischemica
Il terapista individua il trigger point e effettua una pressione sul punto creando un’ischemia (mancanza di ossigeno) temporanea e poi rilasciando in modo da aumentare l’afflusso di sangue (e quindi ossigeno) nella zona. La tecnica si ripete fino a quando la percezione del dolore non cala a valori soddisfacenti.
Tecniche a energia muscolare
Il muscolo colpito dal trigger point viene portato in allungamento e fatto contrarre mentre il terapista oppone resistenza. Al termine della contrazione il terapista sfrutta il momento refrattario del muscolo per andare ad aumentare l’allungamento.
Ripetendo più volte, la tecnica punta a rilasciare il tessuto muscolare contratto.
Dry needling
Prevede l’inserimento di un ago nella zona muscolare contratta con lo scopo di creare un’infiammazione del tessuto con un conseguente aumento del flusso sanguigno.